Chi siamo

Accademia mutamenti

La compagnia

Fondata da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli nel 2005, produce spettacoli per adulti e per ragazzi. E’ tra la compagnie riconosciute e sostenute dalla Regione Toscana per la qualità della produzione teatrale.

I due artisti hanno fatto confluire nella compagnia le loro precedenti esperienze: quella di direttore artistico, regista e produttore di Zorcù, e quella di attrice e pedagoga di Donzelli.

Le caratteristiche centrali del suo linguaggio teatrale sono la qualità del lavoro dell’attore e la visionarietà della scena; i temi affrontati sono legati soprattutto alla dialettica maschile-femminile, affrontata col doppio sguardo della contemporaneità e del mito, della fiaba e della tragedia. Per le proprie creazioni si circonda di volta in volta di staff di grande qualità artistica: attori, drammaturghi, musicisti e light-designer.

La compagnia mantiene una vocazione al lavoro sociale e culturale, per questo idea e realizza eventi, rassegne, progetti di residenza artistica e azione sociale in vari territori. Gli ultimi progetti avviati nel 2019 sono: il Campus transdisciplinare per artisti under 35 Dune – Arte Paesaggi Utopie nell’Oasi WWF San Felice a Marina di Grosseto; il concorso nazionale Scrivere il Teatro, indetto da MIUR e ITI Italia, con la messa in scena del testo vincitore con gli studenti-autori in residenza artistica a Cinigiano e il debutto al Teatro Eliseo di Roma il 27 marzo (Giornata Mondiale del Teatro); il progetto Il Teatro dei Giovani a Orbetello – col contributo del bando Nuovi Pubblici di Fondazione CR Firenze, in cui 5 gruppi di studenti del Liceo organizzano, promuovono e commentano la stagione teatrale professionale.

Ha prodotto gli spettacoli: fino al punto che si può raggiungere (Milano, 2005), La Regina dei banditi di Federico Bertozzi (Bassano del Grappa, 2006), La camera di sangue di Angela Carter (Grosseto, 2008), Socialismo a passo di Valzer di Giuseppe Di Leva (Torino, 2011), La stanza del tramonto – Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero di Lina Prosa (Bologna, 2016), il Recital Circe / Fango di Margaret Atwood (Vetulonia, 2014), Kkore – Canto per le accorate che hanno un cuore di Lina Prosa (Follonica 2018). Per ragazzi Fiabe italiane di Italo Calvino (Arcidosso, luglio 2005), Il segreto di Shahrazàd (Siena, maggio 2006), Stalker (Castel del Piano, 2010), Il Mondo dei Grimm (Bibbiena, 2013).

E’ socio fondatore del Centro italiano dell’I.T.I. – International Theatre Institute / UNESCO.

compagnia accademia mutamenti

Giorgio Zorcù

+39 348 4036571
giorgio.zorcu@accademiamutamenti.it

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Partecipa con la sua attività al movimento della ricerca teatrale italiana e internazionale dalla fine degli anni ’70, dedicandosi alla produzione e allo studio delle relazioni del teatro con diversi linguaggi artistici: danza, musica, cinema e arti visive. Negli anni ‘90 riprende l’attività di regista e drammaturgo e nel 2005 fonda con Sara Donzelli la compagnia teatrale Accademia Mutamenti.

Compie le prime esperienze come attore e regista a Grosseto, all’interno del Teatro Sperimentale.

Dal 1982 si trasferisce a Santarcangelo di Romagna, dove dirige l’Istituto di Cultura Teatrale e collabora al Festival Internazionale del Teatro in Piazza; dalla Stagione 1983/84 si occupa della direzione artistica della rassegna teatrale invernale di Santarcangelo e Rimini.

Nel 1984 partecipa alla fondazione del centro di produzione teatrale Santarcangelo dei Teatri, diretto da Roberto Bacci; fino al 1988 ne curerà la direzione organizzativa e collaborerà al programma delle produzioni e del festival estivo.

Segue il seminario sulla scrittura tenuto da Eugenio Barba alla Biennale di Venezia dell’84; sempre con Barba parteciperà al laboratorio sulla costruzione dello spettacolo Talabot al Centro San Geminiano di Modena nell’87. Partecipa al laboratorio sulla drammaturgia dell’attore tenuto da Ferdinando Taviani al Centro San Geminiano nell’86.

Nel 1987 entra a far parte del Laboratorio permanente di Antonio Neiwiller a Napoli, all’interno di Teatri Uniti, compagnia appena nata dall’unione di Falso Movimento di Mario Martone, Teatro Studio di Toni Servillo e Teatro dei Mutamenti di Neiwiller.

Dal 1988 al ‘90 è direttore del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, il più grande centro della ricerca teatrale in Italia, e del Teatro dell’Arte, uno dei più bei teatri milanesi.

Compie viaggi di studio sulle danze tradizionali in India sotto la guida della grande danzatrice di danza Orissi Sanjukta Panigrahi (1988, 1989). Partecipa a L’altra Italia, festival di teatro italiano al  Teatro La MaMa E.T.C. di New York (1989), e l’anno successivo progetta e realizza il progetto Esperienza di un sistema per la ricerca teatrale, un mese di seminari, incontri, conferenze  e spettacoli al Centro Culturale Tres Rios di San Paolo del Brasile (1990).

Dal 1990 al ‘92 collabora con Roberto Bacci per il festival estivo VolterraTeatro.

Dal 1990 al ’99 è docente alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, diretta da Renato Palazzi, che si era affermata come la più prestigiosa scuola di teatro italiana per il libero e marcato scambio con la ricerca teatrale contemporanea. Insegna Analisi dello Spettacolo ad allievi registi, attori e drammaturghi, Teoria della Performance per allievi registi e  Processi creativi e forme organizzative agli allievi organizzatori. Dal 1993 al ‘99  coordina il Corso di Regia Teatrale.

Nel frattempo elabora e realizza i progetti Ricerche Espressive – Performance, installazioni, video, presso la Politecne Cinematografica di Milano, Officina teatrale – Laboratori teatrali e produzioni sperimentali al CRT di Milano, Il Teatro della Memoria – Incontri, laboratori, performance a Mantova per la Regione Lombardia.

Nel 1992 Roberto Bacci e la Regione Toscana gli affidano l’incarico di ideare una manifestazione che faccia emergere i punti più importanti di contaminazione di artisti stranieri nella Regione. Al progetto, che realizzerà nell’estate a Pontedera e Volterra, dà il nome di Toscana delle Culture.

Nel 1993 fonda un proprio centro di lavoro teatrale, si unisce all’Accademia Amiata e trasferisce sull’Amiata l’idea originaria di Toscana delle Culture, trasformandola in un festival-laboratorio internazionale estivo permanente.

Nel 1988 decide di dedicarsi all’attività di regista, che avvia con una trilogia: Rosso Cinabro (1998), Le vene del profondo (1999) e Sulla linea di confine (2000), in cui è anche in scena. Con Sulla linea di confine inizia l’attività di scrittura drammaturgica.

Nel 1999 abbandona Milano e si trasferisce ad Arcidosso.

Nel 2001 e 2002 è direttore artistico del progetto SienaTeatri dove, tra gli altri, produce Ribelli – Dall’Antico Testamento, spettacolo a più mani con la firma dei sei registi: Renzo Boldrini, Ugo Chiti, Dario Marconcini, Gianfranco Pedullà, Riccardo Sottili. Giorgio Zorcù partecipa con la regia di Canto per Giona. L’opera sarà invitata al Festival L’altro teatro di San Pietroburgo.

Dal 2001, con Anita Fornaciari, crea la quadrilogia Il Santo della Montagna, dedicato alla figura di Davide Lazzaretti, il profeta dell’Amiata: Sogni e Visioni ’48-’68 (2002), Ricordo di David Lazzaretti e Rapsodia per Monte Labbro (2003), In mezzo a noi (2004).

Nel 2003 fonda sull’Amiata, insieme a Jurij Alschitz, l’Amiata Summer Theatre Academy, scuola estiva di alta formazione per attori e registi professionisti internazionali della durata di tre settimane.

Alla fine del 2003 avvia il percorso artistico con Sara Donzelli e nel 2005 fondano insieme la compagnia Accademia Mutamenti.

Mantiene costantemente una relazione con il teatro internazionale e con i suoi maestri: nel dicembre 2011 è socio fondatore, a Lecce, della sezione italiana dell’ITI-International Theatre Institute, in seno all’UNESCO; dal novembre 2012 inizia una collaborazione di scambio con ARTEN-Asian Regional Theatre and Education Network; agli inizi del 2012 crea insieme ad altri 7 partners europei il gruppo di lavoro PAiR – Performing Arts in Residence, con cui avvia un fitto scambio di esperienze e di future creazioni, e con cui vince un bando europeo di collaborazione triennale all’interno del programma Grundtvig.

Per conto di ITI Italia dirige il progetto del MIUR Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole, e mette in scena i testi vincitori con gli studenti-autori insieme a Sara Donzelli, attraverso una residenza artistica full immersion a Cinigiano e il debutto al Teatro Eliseo di Roma.

Nel triennio 2019-2021 è nominato nella commissione di esperti del Comune di Milano per la valutazione delle convenzioni con i teatri milanesi.

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Sara Donzelli

+39 335 5311591
saralu.donzelli@gmail.com

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Nel 1981 si diploma come attrice all’Accademia dei Filodrammatici  di Milano.

Nel 1983 vince il primo premio come giovane attrice italiana al concorso nazionale Wanda Capodaglio, al Teatro della Pergola di Firenze.

Nel 2002 consegue il Master in pedagogia teatrale al GITIS, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Mosca, sotto la guida di Jurij Alschitz.

Con Alschitz segue i seminari “The face of XX century woman” (2001, Arcidosso e Bari), “Women Project” (2004, Milano e Mosca), “Metaphysics and Theatre” (2007, Budva – Montenegro), “Theatre Summer Academy” (2008, Posada – Nu), “The Art of Rehearsal” (2009, Berlino, “Time in theatre” (2011, Berlino e 2012 Cipro).

Nel 2018 si laurea al DAMS dell’Università di Bologna con una tesi sulla drammaturgia d’attrice nello spettacolo “La stanza del tramonto” di Lina Prosa.

Dal 2017 frequenta la Specialistica in Arti Terapie presso la Nuova Associazione Europea di Arti terapie – Università di Bologna

Dal 2018 frequenta il corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo – Università di Bologna.

In teatro ha lavorato a Milano con Alessandro Quasimodo in Venere da L’Aminta di Tasso al Museo Teatrale della Scala, con Toni Comello al Trebbo come protagonista in diversi testi classici tra cui La Mirra di Alfieri (che partecipò al Festival di Santarcangelo di Romagna), con Flavio Ambrosini alla Piccola Commenda come protagonista ne I Gladiatori,  Blanche ne Il tram che si chiama desiderio e ne I Blues di T.Williams, con Mauricio Paroni De Castro come Lady Moore in Tommaso e il suo Boia presso CRT, con L. Flaszen ne I Demoni di Dostoevsky, con Enrique Pardo in Mozziconi da A. Merini alla Casa degli Alfieri di Asti e al Teatro Verdi e in Giasone e Medea CRT, con M. Loreto in Mefisto Teatro Arsenale, con Jurij Alschitz come Figliastra da I sei personaggi di Pirandello per il progetto internazionale The face of XX century woman (Arcidosso, Bari) e in Lady Macbeth ne Il Macbeth di William Shakespeare (Bari).

Nel 2005 fonda con Giorgio Zorcù la compagnia Accademia Mutamenti

In cinema ha lavorato con Carlo Lizzani in Mamma Ebe (Festival del Cinema di Venezia), Heinz Butler in Personaggi ed Interpreti (Festival di Locarno).

In televisione con Gianni Serra ne Il cappello pieno di pioggia (Rai Due) , per la TV Svizzera con uno special sul poeta Andrea Zanzotto e in Vivere per Canale 5.

Ha sempre svolto l’attività di operatrice teatrale per ragazzi delle scuole dell’obbligo e superiori dal 1982 con Il Trebbo, dal 1996 con il Teatrocentro Pietrasanta a Milano, di cui è fondatrice, dal 2005 con Accademia Mutamenti.

Per conto di ITI Italia collabora al progetto Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole del MIUR, in cui mette in scena i testi vincitori con gli studenti-autori insieme a Giorgio Zorcù, attraverso una residenza artistica full immersion a Cinigiano e il debutto al Teatro Eliseo di Roma.